MODICA. Per giocare a pallone avevano scelto l'area interna alla scuola frequentata. Avevano scavalcato la recinzione dell'Istituto Comprensivo “Raffaele Poidomani”, in Via Emanuele Sulsenti, e avevano cominciato a palleggiare. Erano in tre. Improvvisamente il pallone sarebbe finito in una zona inibita, un cantiere dove è in corso di realizzazione la palestra attigua alla scuola. Uno di loro, S.B., 13 anni, decide di andare a recuperarlo ma mette i piedi in fallo, perchè non si accorge di una copertura in plexigas. Sprofonda nel vuoto facendo un volo di circa otto metri, praticamente un paio di piani. I suoi compagnetti lo chiamano ripetutamente, senza risposta. Poi cominciano a cercarlo. Lo individuato in fondo alla struttura e lanciano l'allarme. Arrivano i vigili del fuoco, gli agenti del Commissariato e la polizia locale. Viene forzato il cancello. Il ragazzino, uno scout del Gruppo Modica Uno, viene individuato e recuperato mentre nel frattempo sul posto arriva il 118 che parte a sirene spiegate verso l'Ospedale Maggiore in codice rosso. Non c'è tempo di passare per il pronto soccorso. Va direttamente in Rianimazione. Ha riportato una vasta ferita alla testa, un ematoma e un grave trauma cranico, oltre a fratture sparse. I medici hanno deciso di tenerlo in osservazione attaccato alle macchine pronti per un eventuale intervento chirurgico. Non si esclude che in giornata possa essere trasferito a Catania. Nel pomeriggio il gruppetto di amici, si era incontrato ed avevano preso a giocare nel vicino campetto in erba sintetica. Non si sa come mai, avevano deciso di proseguire la partitella nell'area interdetta. La zona del grave incidente è stata sequestrata. Sul posto si è portato anche il sindaco, Antonello Buscema. Non sono escluse eventuali responsabilità sulla sicurezza del cantiere. SAC