POZZALLO. L’ingegenere Franco Poidomani, autorizzato dal commissario Irsap Alfonso Cicero, ha firmato la lettera con cui autorizza il Comune ad allacciarsi alla rete della conduttura ex Asi, adesso Istituto regionale per lo sviluppo delle attività produttive. Si tratta di una buona notizia per la città che da oltre due mesi soffre la sete dopo la chiusura di due pozzi la cui acqua è risultata inquinata. L’Irsap cederà l’acqua al Comune al prezzo con cui l’ente locale la fattura ai cittadini. «Siamo stati sempre vicini al Comune - afferma Poidomani - perchè anche noi siamo un ente pubblico. Prima fornivamo l’acqua per le autobotti adesso mettiamo a disposizione la nostra rete, anche se non al 100%». La notizia arriva a poche ore di distanza dalla conferenza stampa del Pd sull’argomento emergenza acqua con cui si annunciava un sit in di protesta venerdì alle 18 davanti al Palazzo di Governo, oltre a pronunciare un secco «no» all’ipotesi di immettere in rete acqua non potabile ma destinata esclusivamente ad usi civili. Il Pd ha avanzato anche soluzioni al problema della mancanza di acqua potabile nei rubinetti di 15 mila cittadini. Una di questa è la realizzazione di una conduttura per collegare i pozzi di pertinenza dell’ex Asi (capace di fornire fino a 50 litri di acqua al secondo) ai recipienti di servizio delle zone più colpite dall’emergenza idrica, zona Selvaggio in primis - strada già percorsa dal Comune. Altra opera che secondo il Pd potrebbe essere fatta riguarda la sorgente Oro. Il flusso potrebbe essere canalizzato ma non distribuito in rete attraverso un collegamento provvisorio. Una sorta di bypass, costituito da circa 500 metri di tubazione in polietilene, per deviare l’acqua inquinata direttamente al depuratore di contrada Lusia. Questo quanto emerso dalla conferenza stampa tenuta dal segretario cittadino del Pd Peppe Calabrese e dal consigliere comunale Gianni Lauretta, presenti gli altri componenti della segreteria e l’ex assessore Gianni Carfì. «L’iniziativa di venerdì - afferma Calabrese - intende lanciare al Prefetto il forte stato di disagio dei cittadini ed ha già trovato l’appoggio di Federconsumatori». A relazione è stato Lauretta. «Da settimane lavoriamo per elaborare proposte concrete - afferma Lauretta - da sottoporre al commissario Margherita Rizza. Noi avevamo segnalato il problema in Commissione Ambiente nel marzo 2012, ma nulla è stato fatto». «Nell’immediato chiediamo al Commissario - aggiunge il segretario Calabrese - di assicurare alla città un servizio di autobotti efficiente, almeno 15, utilizzando, se non dovessero esserci soldi disponibili, anche parte del fondo di riserva di sua pertinenza, in dodicesimi». «Per le iniziative valide nel medio termine - conclude Lauretta - pensiamo alla creazione di impianti di biogas, soluzione fattibile in otto mesi». Per quanto riguarda possibili responsabilità amministrative il segretario cittadino del Pd Calabrese si affida al lavoro della Magistratura.