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Pozzi inquinati, oggi prelievo di campioni

Nuovi esami sull’acqua. Solo dopo avere ottenuto la risposta da Catania, si potrà riunire il comitato istituito tra Comune e Asp per prendere una decisione

RAGUSA. Quaranta litri d'acqua prelevati dai pozzi risultati inquinati ormai un mese fa, questa mattina saranno portati in un laboratorio dell'Università di Catania per individuare la presenza o meno del protozoo Cryptosporidium che causa problemi enterici. Era stata l'Asp a chiedere al Comune di fare eseguire questo speciale esame, perché se si esclude la presenza del protozoo, l'azienda sanitaria potrebbe ridare l'ok per l'utilizzo dell'acqua del pozzo B.

Questa mattina si sapranno i tempi di attesa dei risultati. Solo dopo avere ottenuto la risposta da Catania, si potrà riunire il comitato istituito tra Comune e Asp per prendere una decisione. Anche le ultime analisi, per quanto riguarda l'aspetto chimico, confermano i dati dei giorni scorsi, ossia che i livelli di ammoniaca, che avevano fatto scattare la chiusura dei pozzi, sono al di sotto della soglia prevista dalla legge. Ma com'è noto, l'Asp vuole essere certa che non vi sia alcuna traccia di quell'elemento microbiologico che potrebbe risultare assai dannoso per soggetti affetti da sindromi di immunodeficienza. E così l'acqua dei pozzi B e B1 continua a non essere utilizzata. Si continua a sopperire alle esigenze di prezioso liquido con le nove autobotti attualmente a disposizione del Comune.

Ma le richieste sono centinaia, e tanta gente è costretta ad aspettare alcuni giorni o a chiedere l'intervento di un'autobotte privata. Oggi ci sarà una nuova seduta della commissione consiliare Ambiente per affrontare la questione mentre la commissione Trasparenza attende per oggi la documentazione sulla situazione, richiesta al commissario Rizza ed all’esperto Roccuzzo, per potersi riunire probabilmente martedì. DA. BO.

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