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Scicli, espiantati gli organi di una donna: gesto d’amore per salvare altre vite

La signora, 63 anni di Scicli, era ricoverata all’Ospedale Civile di Ragusa. Tre persone avranno un’esistenza migliore

SCICLI. Tre persone potranno beneficiare della donazione degli organi consentita dalla famiglia di una donna deceduta il 25 gennaio. Venerdì mattina alle 11,30 la direzione sanitaria dell’Ospedale civile ha riunito la commissione per l'accertamento della morte cerebrale della donna la cui condizione era compromessa fin dal suo ingresso in ospedale. La commissione è formata dal medico legale Giuseppe Iuvara, dall’anestesista dottor Luigi Rabbito e dal neurologo Jole Bongiorno. Il medico legale ha certificato lo stato di morte celebrale e dal quel momento è stato avviato il monitoraggio - che dura non meno di sei ore - a conclusione del quale stante il consenso della famiglia si è attivata la macchina per allertamento del Crt, il Centro Regionale Trapianti di Palermo. La grande novità è che fino ad un anno fa la ricerca dell’«accettore» così viene definito il paziente che necessita di trapianto, era solo sul circuito regionale ma ora in tempo reale si può conoscere la compatibilità con possibili accettori su tutto il territorio nazionale. E così, nelle prime luci dell’alba di ieri, un aereo militare con a bordo l’equipe chirurgica dell’ospedale Gemelli di Roma ha prelevato parte degli organi mentre un’altra equipe coordinata dall’Ismett di Palermo era pronta per espianterne altri. Gli organi daranno nuova vita ad almeno altre tre persone, tra Roma e Palermo. Domenica è la festa della vita, si tratta del primo espianto dell’anno in provincia di Ragusa.

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