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Pozzallo, rifiuti per le strade: braccio di ferro tra Comune e ditta

Dal municipio la colpa è da imputare a Geoambiente che replica: «Colpa dell’Ente che non ha pagato la discarica»

POZZALLO. Salgono a tre i giorni di disservizi in tema di raccolta rifiuti e la confusione sembra regnare sovrana con l'immancabile gioco dello scarica barile in termini di responsabilità.
Disservizio a carico della Geoambiente per l'Ente, retta non pagata dal Comune a Motta Sant'Anastasia per la ditta di Belpasso.

Di sicuro sinora solo il forte malcontento dei cittadini visto che anche ieri la maggior parte dei quartieri è rimasta con le strade piene di sacchetti di spazzatura. Solo il freddo di gennaio non ha fatto scattare l'allarme rifiuti. Ripulite solo le vie del centro. Solo nella tarda serata, fuori dalle ore di lavoro consuete e dunque in straordinario, la ditta ha lentamente ripreso a raccogliere parte dei rifiuti. Da Palazzo La Pira avvertita intanto la Prefettura e si puntano i piedi in questa diatriba con la Geoambiente dopo la proroga della sospensiva da parte del Tar e il ricorso al Cga da parte della giunta di Luigi Ammatuna. «Abbiamo documentato la situazione alla Prefettura e all'Asp - ha spiegato l'assessore all'ecologia Gugliotta - non possiamo sostituirci alla ditta. Noi rispettiamo le condizioni decise in Prefettura, da qui il mandato fatto lo scorso lunedì di 180 mila euro, a loro spetta espletare il servizio. Abbiamo provveduto già la scorsa settimana a fornire il carburante, ora spetta alla Geoambiente intervenire».

Da parte sua, attraverso il legale Pappalardo, la Geoambiente fa sapere che il blocco del 22 e del 23 è stato dovuto alla chiusura della discarica catanese visto che il Comune non avrebbe saldato quanto dovuto per il conferimento dei rifiuti. «La discarica è stata chiusa, il Comune non avrebbe pagato il canone - ha spiegato Pappalardo -; la mancata raccolta in questi due giorni non è stata dovuta alla ditta. Già ieri sera, con l'avvenuto pagamento da parte del Comune, il servizio è ripreso si è lavorato oltre l'orario previsto e oggi si dovrebbe tornare pian piano alla normalità. Si auspica ora un miglioramento dei contatti tra ditta ed ente, con un maggior impegno reciproco». Gioco forza a rimetterci intanto è l'immagine della città, con quartieri e cassonetti che spiegano da soli l'inspiegabile guerra in corso.

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