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Modica, lascia i figli in auto e si suicida

L'uomo è stato trovato impiccato ad un albero dopo che, ieri sera, insieme ai due figli minorenni, si è allontanato dalla propria abitazione

MODICA. Sarebbe stato roso dal tarlo, pare inesistente, della gelosia. Ci sarebbe una passione creduta tradita dietro la morte di un esercente di 36 anni di Modica che ieri sera si è tolto la vita impiccandosi a un albero di un fondo agricolo di contrada Sparaceno, a Marina di Modica, nel Ragusano. A scoprire il cadavere è stato uno dei suoi due figli, un bambino di sei anni, insospettito dal fatto che il padre tardasse a tornare in auto, dove il piccolo era rimasto con la sorellina di tre anni che già dormiva. Papà lo aveva rassicurato: «stai tranquillo, vado a fare un 'bisogninò e ritorno e subito», gli aveva detto. Ma così non è stato. I tre avevano trascorso la giornata insieme. L'uomo era andati a prenderli a scuola e li aveva portati a fare un giro. Prima a pranzo in una panineria alla moda a Ragusa, poi in un parco giochi di Modica. Sembrava una giornata di festa, seguita da un lungo giro in auto apparentemente senza meta. La sera arriva presto, anche nel sud della Sicilia, e la vettura in aperta campagna, vicino ai luoghi cari al commissario Montalbano, ha un improvviso arresto: si fora una ruota. L'esercente scende, controlla, ma non cambia il pneumatico. Si limita a dire al figlio più grande di «dare un occhio» alla sorellina che già dorme, e che lui torna subito, il tempo di fare un «bisognino» in aperta campagna. Il tempo passa ma l'uomo non arriva. Il bambino si fa coraggio: nel buio pesto di una serata freddissima in una zona isolata si attrezza di torcia e percorre il sentiero. Dopo una decina di metri la tragica scoperta: il corpo del padre impiccato con una corda al ramo di un albero. Sconvolto, torna indietro. Ma non avvisa alcuno, non pensa al cellulare del papà. La sua preoccupazione è la sorellina. Così torna in auto, si mette accanto a lei, e insieme trascorrono la notte chiusi nella vettura, mentre fuori la temperatura si avvicina allo zero. A trovarli ancora accovacciati in auto, in buone condizioni, verso le 7.30 di stamattina, un massaio della zona. Incuriosito li sveglia ed è informato del dramma. L'uomo avverte i carabinieri della compagnia di Modica, che arrivano subito sul posto, e li trovano in discrete condizioni. Li cercavano da ieri sera perchè la madre, allarmata, aveva denunciato la scomparsa del marito e dei loro due figli. A ricostruire tutti i particolari dell'ultima giornata di vita della vittima è stato il ragazzino, sentito dagli investigatori in caserma. Il cadavere è stato trovato dai carabinieri con le mani tra la corda: è il segno, sospettano i militari dell'Arma, che avesse cambiato idea, ma non è riuscito a salvarsi.

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