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Raid vandalici alla piscina «Terranova», Nicosia: «Pronti a difendere la struttura»

Il sindaco, ieri, ha controllato i principali cantieri edili: dalla rotatoria di via Diaz all’istituto «Consolino»

VITTORIA. Sopralluogo del sindaco, Giuseppe Nicosia, in quattro cantieri cittadini e nei locali della piscina Nannino Terranova. Ieri mattina, accompagnato dal dirigente dei Lavori pubblici, Angelo Piccione, e dal comandante della Polizia municipale, Cosimo Costa, il primo cittadino si è recato prima nella rotatoria di via Diaz, poi nel parcheggio Pasolini, nel piazzale Cesare De Bus ed, infine, all'Istituto Consolino. «La rotatoria di via Diaz è quasi completa - ha dichiarato il sindaco - mancano gli ultimi ritocchi, e abbiamo stabilito che si rifaccia il manto stradale nelle adiacenze, anche per garantire la sicurezza, e che venga realizzata anche la segnaletica orizzontale». Per questi interventi occorreranno 10-15mila euro che l'amministrazione prenderà dal Bilancio. «Anche i lavori del parcheggio Pasolini sono stati quasi ultimati - ha continuato Nicosia - manca solo l'allaccio elettrico e ritengo che nei primi giorni di febbraio l'opera possa essere consegnata. Quanto al piazzale De Bus, dopo lo sgombero dell'area di cantiere e dopo gli interventi di pulizia, che verranno effettuati la prossima settimana, decideremo la destinazione del sito, che deve diventare il polmone verde. Nell'edificio che ospita la scuola Consolino - ha proseguito il sindaco - interessato da lavori di consolidamento statico, si è realizzata un'opera che restituisce, in piena sicurezza, un'intera ala dell'istituto». L'opera, realizzata con fondi del Comune e della Protezione civile, è stata realizzata secondo le norme antisismiche. Al termine del giro tra i cantieri, il primo cittadino ha visitato i locali della piscina Terranova per una verifica dei danni subiti. Il sindaco ha trovato sul posto il commissario liquidatore nella struttura. Nicosia, che la scorsa settimana aveva inviato una lettera all'assessorato regionale , è stato informato di nuovi raid vandalici all'interno della piscina. «I danni prodotti dalla liquidazione - ha criticato Nicosia - sono superiori ad ogni previsione, anche la più negativa. Dalla data di chiusura dell'impianto ad oggi, la piscina ha cambiato volto dentro e fuori: gravissimi i danni alla staticità e alla sicurezza non solo dell'edificio, ma anche dell'area esterna. In tutto ciò ravviso grosse responsabilità in capo all'assessorato regionale e al liquidatore, che hanno trasformato una struttura cui servivano interventi di ordinaria manutenzione in un impianto in gravi difficoltà». Nicosia ha deciso che il Comune diffiderà la gestione commissariale e l'assessorato regionale a «ripristinare la sicurezza e la consistenza funzionale del bene: non daremo tregua - ha concluso - e avvieremo ogni azione utile a difesa di quel che rimane della struttura». 

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