RAGUSA. Un messaggio di pace e di speranza. Augurare buon Natale vuol dire comunicare la gioia di avere incontrato Gesù. Un messaggio, quello del vescovo Paolo Urso, rivolto ai fedeli della diocesi. Ai tanti che vivono condizioni di precariato. «Come ogni anno – ha detto il vescovo – occorre ritagliarsi un po’ di tempo e, riuniti davanti al presepe, medidare su una pagina della bibbia. Prendete il vangelo di Matteo. Uno di voi deve leggere il capitolo 2, dal versetto 1 al versetto 12. Fate, quindi, una pausa di silenzio. Chiedete poi qual è il significato del racconto e cosa vuole dire a ciascuno di voi; comunicatevi le “risonanze” che il testo suscita nella mente, nel cuore, e nella vita di ognuno di noi, Si conclude con una preghiera recitata o cantata». In questo messaggio il vescovo invita alla riflessione. «Se vogliamo incontrare il bambino che è nato a Betlemme dobbiamo cercarlo con sincerità e amore – dice Monsignor Urso - I magi sanno che è nato il re dei giudei, ma non sanno dove. Guidati dalla stella arrivano a Gerusalemme e chiedono informazioni ad Erode, che si turba perché teme di essere spodestato. Non è possibile celebrare e vivere il Natale se non si è mossi dall’amore per Gesu». Augurare Buon Natale vuole dire «comunicare la gioia di avere cercato e incontrato Gesù - aggiunge il Vescovo Paolo Urso nel suo messaggio di Natale - desiderare che anche i destinatari dell’augurio lo cerchino e lo trovino con passione e per amore. A Natale, la nostra comunità diocesiana rivolge un pensiero particolare al seminario, che oggi accoglie sei giovani - cinque a Ragusa e uno a Pavia - guidati da un nuovo rettore, il sacerdote Giuseppe Antoci. Chiedo di pregare per loro, mentre insieme supplichiamo il Signore perché mandi operai per la sua messa. Buon Natale, amici amici miei, buon Natale a tutti».
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