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Modica, continua la protesta dei netturbini

I manifestanti reclamano le buste paga. La sera dormono in Municipio e la mattina tornano a lavorare

MODICA. Da una settimana protestano occupando la stanza antistante il gabinetto del sindaco di Modica. Sono circa venti operatori ecologici alle dipendenze dell'impresa ecologica Giorgio Puccia, azienda che gestisce il servizio di igiene ambientale in città, aderenti alla Cgil. La protesta è limitata alle ore notturne. La sera i manifestanti si portano in Municipio e, a turno, dormono nel posto (una forma di occupazione), la mattina successiva vanno regolarmente al lavoro. Alla base della protesta il mancato pagamento degli stipendi che non percepiscono da quattro mesi e col quinto in fase di maturazione.

Espongono striscioni sulle balconate di Palazzo San Domenico e ieri, addirittura, hanno protestato anche di mattina con altri cartelloni sistemati in Piazza Principe di Napoli dove si trova l'ingresso dell'immobile istituzionale della città. L'obiettivo degli slogan creati su striscioni e cartelloni è il loro datore di lavoro che, però, dal canto suo, lamenta il mancato saldo di diverse fatture da parte dell'ente civico. «Noi siamo consapevoli che la crisi è a carattere nazionale – dice Peppe Fidone, uno degli operatori ecologici promotori della protesta – ma qui ci sono 105 persone e altrettante famiglie in seria di difficoltà, alcuni con la luce staccata in casa, altri che non possono raggiungere il posto di lavoro perché non hanno i soldi per la benzina». Gli interessati sembrano decisi a non demordere e continueranno ogni notte ad occupare la stanza del Municipio fino a quando non avranno certezze concrete. «Noi andremo avanti – prosegue Fidone – perché pretendiamo di essere pagati.

Ciononostante, come la gente ha potuto constatare – non stiamo creando problemi alla città. La mattina andiamo tutti regolarmente al lavoro poiché riteniamo che le responsabilità non debbano ricadere sui cittadini che pagano le loro belle tasse per avere il servizio giornaliero. Nel tardo pomeriggio, poi, fuori servizio, occupiamo il Municipio». L'eccezione è stata ieri, visto che c'è stato il cosiddetto «cambio sul posto», ovvero altri operatori ecologici sono arrivati per dare il cambio ai colleghi che avevano dormito a Palazzo San Domenico e hanno proseguito l'occupazione anche di giorno.

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