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Lo sbarco a Pozzallo, 11 fermi: il comandante e l'equipaggio del barcone. Quattro migranti annegati

I fermi della polizia di Ragusa al porto di Pozzallo

Polizia, guardia di finanza e carabinieri hanno sottoposto a fermo l’intero equipaggio di un barcone carico di migranti sbarcati a Pozzallo dalle navi Protector di Frontex e 'Monte Sperone' della guardia di finanza.

Sono il comandante e 10 componenti dell’equipaggio, dotati di navigatore satellitare e bussola, accusati di avere favorito l’immigrazione di 447 migranti. Il capitano era già stato arrestato nel 2004 come scafista.

Sono stati già fotosegnalati dalla polizia scientifica della questura di Ragusa tutti i migranti, tra loro due nigeriani erano già stati in Italia, espulsi perché irregolari.

I fermati sono Abdu Mostafa Abul Majd Arafa, di 27 anni; Abd El Gawed Mouhamed Hamed, di 20; Mohamed Faycel Mostafa, di 18; Achraf Fekre El Bahlaouane, di 28; Mohammed Sayed Mehrez, di 49; Shabeen Kamal Abdel Adim, di 29, tutti egiziani. Due siriani: Mouhamed Adnan Awad, di 38 anni, e Mouhammed Noure Hamem, di 54. Un algerino, Hamlil Youssef, di 33, e due tunisini: Kamal El Waer, 33 anni, e Ben Mohamed Nabil, di 32.

Nell'hotspot di Pozzallo i poliziotti hanno sentito i migranti sbarcati per avere prove testimoniali sui presunti scafisti che avrebbero organizzato il viaggio sul vecchio peschereccio partito dalla Libia. Dalle testimonianze è emerso anche che quattro dei trenta migranti che, alla vista delle navi Protector di Frontex e 'Monte Sperone' della guardia di finanza a largo di Linosa, si sono gettati a mare dal barcone su cui viaggiavano sono annegati.Per questo, al comandante e ai 10 componenti dell’equipaggio di scafisti del barcone, la Procura di Ragusa ha contestato anche
il reato di morte come conseguenza di altro delitto.

Intanto è ancora in corso la partita con Bruxelles e i partner europei per i ricollocamenti dei 450 migranti. "La Libia deve essere considerata un 'porto sicuro' - dice il ministro dell’Interno, Matteo Salvini - dove riportare tutti coloro che salpano dalle coste del paese nordafricano". "Non se ne parla", è la risposta secca che arriva dalla Commissione proprio mentre a Zwuara - uno dei principali porti da cui salpano i barconi stracarichi di esseri umani - si scopre l’ennesima tragedia: otto migranti, tra cui sei bambini, uccisi dalle esalazioni di benzina all’interno del container dove erano stipati con altre 90 persone in attesa di affrontare il mare.
"Nessuna operazione o nave europea fa sbarchi in Libia perché noi non consideriamo la Libia un porto sicuro", sottolinea un portavoce della Commissione.

"L'Unione Europea vuole continuare ad agevolare lo sporco lavoro degli scafisti? Non lo farà in mio nome, o si cambia o saremo costretti a muoverci da soli", replica su Twitter Salvini.

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