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Serra di marijuana tra i pomodori ad Acate, arrestate 4 persone: nomi e foto

Foto d'archivio

Nascosta tra i filari di pomodori è stata scoperta serra di marijuana in contrada Macconi, località Serre, nel comune di Acate. La polizia di stato di Ragusa insieme agli agenti della squadra mobile  e dei commissariati di Niscemi e Vittoria hanno arrestato quattro persone di nazionalità romena ed albanese: Andi Sina, Maria Alina Lupu, Alexandru Enachi, Enio Tosk.

La squadra mobile di Ragusa ha già sequestrato altre serre nel 2018 per un peso complessivo di oltre 8.000 chili di marijuana.

Tra gli ortaggi i cani poliziotto hanno individuato piante alte oltre due metri. L’azienda era gestita da Andi Sina ed è composta da tre serre ed una casa rurale. All’arrivo degli agenti i quattro erano intenti a lavorare all’interno di una delle serre, principalmente coltivate a pomodoro.

Infatti nell’area davanti alla casa rurale c’erano alcune decine di casse di pomodorino appena raccolte e pronte per essere vendute. Nel corso della perquisizione effettuata all’interno della proprietà terriera, grazie al fiuto dei cani, tra i filari di piante di pomodoro sono state scovate numerose piante di marijuana di altezza variabile tra i 180 e i 230 centimetri.

E’ scattata la  perquisizione domiciliare degli indagati. In una abitazione sono stati trovati due involucri in cellophane termosaldati contenenti cocaina per quasi 10 grammi.  La cocaina era ben nascosta all’interno della custodia di una macchina fotografica in un armadio della stanza da letto. Mentre all’interno di un casotto adibito a deposito, venivano rinvenute 18 cartucce per pistola. Altre quattro cartucce sono state trovate all’interno di un cassetto di un mobile della cucina. Sono stati scoperti anche due bilancini di precisione, tarati per la pesatura dei decimi di grammo, quindi utilizzati per il confezionamento delle dosi della sostanza stupefacente.

E’ stato trovato anche un magnete sopra il contatore dell’energia elettrica che serviva l’intero immobile. E’ stato perciò richiesto l’intervento sul posto di personale tecnico dell’Enel, che ha constatato che grazie al magnete la registrazione era abbattuta del 97,3% in meno del totale effettivamente consumato.

I poliziotti hanno arrestato i quattro e li hanno accompagnati al commissariato di Vittoria, dove la polizia scientifica li ha identificati. Poi sono stati portati nel carcere di Ragusa a disposizione del sostituto procuratore di turno presso la procura della repubblica iblea.

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