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Rapinano un ragazzo in pieno giorno a Vittoria, fermati due giovani tunisini

Lo fanno uscire fuori dal bar con la scusa di chiedergli informazioni. Due ragazzi  in realtà gli intimano di dargli il denaro che ha con sé. Ma il giovane non ha con sé contanti. I due lo strattonano e gli tolgono il cellulare. Non contenti lo costringono ad andare al bancomat per prelevare il denaro. La vittima si oppone e tenta di fuggire, spiegando di non possedere una carta per prelevare denaro. Così i due scappano tenendosi il cellulare. E’ accaduto in pieno pomeriggio a Vittoria.

La vittima è un ragazzo tunisino che è stato aggredito e rapinato da due suoi connazionali che conosceva a malapena. La polizia ha sottoposto a fermo due tunisini Tarek Znaidi, di 25 anni, Mohamed Larbi Youssefi, di 26 anni.

La vittima della rapina ha denunciato i fatti al commissariato di Vittoria. In particolare il ragazzo ha raccontato che alle 16, mentre si trovava insieme ad amici in un bar di Vittoria per consumare un caffè, ha visto due ragazzi di nazionalità tunisina che conosceva solo di vista. I due lo hanno chiamato per nome e lo i hanno invitato a seguirlo fuori dal bar. Pensando che quei due volessero chiedergli soltanto qualche informazione, è uscito, lasciando i suoi amici. I due gli hanno intimato di dargli tutto il denaro che possedeva. Ma non avendo denaro con sé si è opposto. I due con violenza lo hanno strattonato strappandogli di mano il telefono cellulare, obbligandolo nel contempo, a recarsi presso il vicino bancomat e prelevare la somma di 50 euro come condizione per riottenere il cellulare .

La vittima ha opposto ulteriore resistenza, con i due che hanno continuato a  strattonarlo e, afferrandolo per le braccia, lo hanno costretto a seguirli in direzione del citato ufficio postale. Non avendo altra scelta e temendo seriamente per la sua incolumità, il ragazzo li ha seguiti e lungo il tragitto ha tentato più volte di divincolarsi dalla presa dei due, ma ogni qualvolta cercava di liberarsi, lo hanno picchiato colpendolo con schiaffi, pugni e calci. Sempre più impaurito e dolorante, li ha seguiti fino al bancomat. Ma la vittima ha spiegato ai due di non essere in possesso della carta bancomat per poter prelevare, tant’è che per convincerli ha mostrato loro il portafoglio privo della carta. I due si sono allontanati, portandosi via il telefonino.

Sulla base delle descrizioni fornite dal denunciante, gli investigatori della squadra mobile e del commissariato sono riusciti ad identificare con certezza i due malfattori, mettendosi subito sulle loro tracce. I sue sono stati scoperti per le vie del centro cittadino dopo diverse ore di accurate ricerche ed appostamenti. Dopo le formalità di rito, i fermati sono stati portati in carcere, a disposizione dell’autorità giudiziaria.

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