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Droga venduta nelle scuole a Ragusa, scoperta banda di spacciatori: 3 arresti

PALERMO. Scoperta una banda di spacciatori di droga che smerciava gli stupefacenti nelle scuole a Ragusa. Dalle indagini della polizia è emerso che la compravendita del droga avveniva durante l’intervallo, da qui il nome dell’operazione.

Gli spacciatori contattavano i giovani acquirenti telefonicamente o tramite social network quando erano in possesso di droga da vendere. Gli inquirenti hanno intercettato conversazioni tra i familiari degli spacciatori ed i genitori degli acquirenti. Quest’ultimi anziché punire severamente i figli, pensavano a nascondere la droga o a disfarsene per evitare altri problemi in famiglia.

Tra gli arrestati di oggi ci sono Salvatore Spina, di 20 anni, S.G., di 18 anni ma all’epoca delle indagini minoreenne, e B.F. di 21 anni.

Nel 2017 la squadra mobile di Ragusa ha effettuato servizi mirati a disarticolare il gruppo di giovani che spacciava a scuola e presso i luoghi di ritrovo dei più giovani.
Il 3 marzo 2017 è stato arrestato l’albanese Dragan Hasanaj per possesso di 300 grammi di marijuana, di materiale per il confezionamento della stessa, di un bilancino di precisione e di 1550 euro.  E’ scattata così un’attività d’intercettazione autorizzata dalla procura della repubblica di Ragusa che ha  permesso di raccogliere ulteriori elementi di prova a carico degli odierni arrestati.

Nonostante la giovanissima età degli indagati, tutti  avevano raggiunto una professionalità nel trafficare sostanze stupefacenti.  Le indagini hanno permesso di appurare che il minorenne così come gli altri indagati, vendevano la droga anche all’interno degli spazi della scuola dove si svolgeva la ricreazione. Durante l’intervallo, gli spacciatori contattavano, nel cortile della scuola ed in luoghi un po’ più isolati, lontani dagli occhi dei professori, gli studenti acquirenti che fumavano direttamente sul posto o la portavano a casa per fumare il pomeriggio.

Fondamentale per la raccolta delle  prove la collaborazione dei dirigenti scolastici delle scuole interessate. Diversi i giovani acquirenti sono stati ascoltati negli uffici della squadra mobile con i genitori che non hanno potuto fare altro che ammettere di aver acquistato decine di volte la droga dagli odierni denunciati.

Dalle indagini è emerso che gli spacciatori si rifornivano con viaggi a Catania per prelevare la droga, 500 grammi alla volta.

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