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Salvini a Vittoria: "Non voglio i voti di mafia e raccomandati, mi fanno schifo"

Matteo Salvini

VITTORIA. In giro per i box del mercato ortofrutticolo di Vittoria, nel Ragusano, Matteo Salvini stringe le mani agli operatori e ai commercianti. Uno di loro gli offre pure un cannolo siciliano. «Sul cannolo è 'scivolato' Toto Cuffaro? Io non ho problemi - afferma ironico il leader della Lega- perché lo faccio fuori subito, mangiandomelo. E poi è bene che si sappia che i voti della mafia mi fanno schifo, i voti dei raccomandati anche! Non voglio questi voti. Questi signori votino chiunque, ma non la Lega».

«La prima priorità in Sicilia è il lavoro - ha detto il leader della Lega - Se domenica vinciamo ci occuperemo di rimettere mano in prima battuta alla formazione dove sono saltati migliaia di posti di lavoro. Esporteremo in Sicilia l'esperienza positiva della Lombardia e il nostro primo impegno sarà quello di sbloccare i fondi per la formazione che da anni sono bloccati per via di una serie interminabili di ricorsi e controricorsi. I siciliani in questi giorni in giro per l’Isola mi hanno chiesto soprattutto questo: lavoro, lavoro, lavoro. Sarà la nostra prima priorità una volta al governo».

«In Sicilia aspettano la vera autonomia da anni. O la sfrutta sino in fondo oppure sarebbe meglio toglierla. Un’autonomia per fare più strade, più infrastrutture, più porti. Ieri per andare a Nicosia, in provincia di Enna, ho dovuto fare il rally tra strade pericolanti e crateri aperti. In treno da Trapani a Gela ci ho messo 9 ore. Ci vuole una nuova visione dell’autonomia». Lo ha detto Matteo Salvini partecipando da Vittoria alla trasmissione Agorà di Rai3.

«Io non ho impresentabili in lista, né indagati, né condannati. I miei candidati in maggioranza sono persone nuove della politica che si presentano per la prima volta. Io mi fido di Nello Musumeci che è persona specchiata è corretta. Gli impresentabili si confronteranno con gli elettori siciliani, saranno loro a giudicare domenica. Io so solo che la Lega ha presentato candidati senza macchia».

«Musumeci l’abbiamo proposto noi. Lo stimo, lo sostengo e lo accompagniamo con una lista, 'Noi con Salvini', che per la prima volta c'è a disposizione dei siciliani».

«Mi imbestialisco quando qualcuno fa un parallelo Sicilia-mafia, per questo ho incontrato ieri a Canicattì la figlia del giudice Saetta e i componenti dell’associazione Livatino: la maggioranza dei siciliani combatte la mafia. La mafia c'è se lo Stato non esiste, se se ne frega, se è complice». Lo ha affermato Matteo Salvini intervenendo a Vittoria.

«A me piacerebbe una Sicilia e un’Italia con un po' di lavoro in più, e un poco di clandestini in meno - ha aggiunto il leader della Lega - senza miracoli: più lavoro e più sicurezza. Noi razzisti? No, la Sicilia è terra di accoglienza da sempre, come l’Italia, è, cristianamente parlando, aprire le porte donne e bambini che scappano dalla guerra è dovere sacrosanto, ma ad Agrigento nell’hotel 4 stelle vista mare ieri c'erano 198 uomini due donne e zero bambini».

«Mi metto a vostra disposizione con umiltà e orgoglio - ha detto Salvini - anche in Lega qualcuno mi diceva 'ma che vai a fare, fregatene, hai il 30% dei voti in Veneto, sei il primo partito in Lombardia, in Piemonte, hai mille sindaci, che te ne frega di quello che succede a Vittorià... Io rispondevo 'se dici così non capisci niente'. Perché Vittoria è casa mia, quello che succede qui è un problema mio, se chiude un ospedale a Nicosia è un problema mio. Vorrei che l’autonomia siciliana - ha chiosato - fosse finalmente applicata».

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