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Pozzallo, superstiti di un naufragio raccontano: "Almeno 25 morti"

POZZALLO. Sono stati individuati due presunti scafisti che avrebbero guidato due gommoni carichi di 252 migranti e due salme. E’ stato arrestato il gambiano Guae Malik, di 33 anni, che è accusato di omicidio come conseguenza del delitto di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.  Mentre il senegalese K. S. di 23 anni è stato denunciato, come presunto lo scafista dell’altro gommone, ed è attualmente ricoverato in ospedale.

La squadra mobile ha arrestato anche un cittadino nigeriano che era già stato espulso nel 2016 dalla questura di Varese. I superstiti hanno raccontato a un team di poliziotti di essere partiti di notte dalla Libia in 160 circa in un  gommone e dopo alcune ore hanno iniziato ad imbarcare acqua fino a quando il centro del gommone non si è del tutto squarciato.

Decine sono caduti in mare e solo parte sono riusciti a risalire a bordo mentre gli altri annegavano. I migranti superstiti hanno dato  aiuto a coloro che erano in mare e sono riusciti a salvare solo due di loro che dopo poco però sono morti. Anche lo scafista era caduto in mare ma poi è riuscito a risalire ed a continuare la navigazione fino a quando il motore si è guastato e sono rimasti in balia delle onde per tutta la notte. Il  giorno successivo sono stati soccorsi dalla motonave Asso Zejt1. Sarebbero più di 25 i morti.

Al termine delle indagini lo scafista è stato condotto in carcere a disposizione della procura della repubblica iblea.  I migranti provenienti dal centro Africa sono stati ospitati presso l’Hot Spot di Pozzallo per essere visitati, identificati e trasferiti in altri centri.  Nel 2017 sono 40 gli scafisti fermati in provincia di Ragusa. Lo scorso anno sono stati arrestati 200 gli  scafisti individuati dalla polizia giudiziaria.

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