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Consorzio universitario a Ragusa, Dejak deve restituire 73 mila euro

RAGUSA. Cartella esattoriale personale di oltre 73 mila euro saldata con i fondi del Consorzio universitario di Ragusa. Dopo dieci anni arriva la condanna della Corte dei conti nei confronti dell'ex direttore generale Augusto Dejak, chiamato a restituire la somma maggiorata di rivalutazione monetaria e interessi legali. Il pronunciamento della Sezione giurisdizionale (sentenza 261/2017) arriva dopo un tormentato procedimento di responsabilità amministrativa avviato due anni fa: in quell'occasione il collegio aveva dichiarato la prescrizione ma i giudici d'appello, accogliendo il ricorso della procura regionale, avevano annullato la sentenza rimettendo gli atti alla Sezione, in diversa composizione.

La procura contabile si era mossa nel 2015 dopo un rapporto della guardia di finanza che metteva in luce una vicenda risalente al 2007. Nel corso delle indagini era emerso che il Consorzio universitario aveva liquidato un debito esattoriale di 73.567 euro contratto da Dejak con «Polis Equitalia», agente di riscossione dell’Agenzia delle entrate per la provincia di Venezia. Il mandato era stato siglato dallo stesso Dejak che aveva dato disposizioni al consulente fiscale Vincenzo Bonsignore per iscrivere la somma come spesa di funzionamento dell’Università facendo riferimento al finanziamento di un progetto di ricerca deliberato dal consiglio di amministrazione e allegando come prova una nota della Fondazione Erill. «Ascoltato dalla polizia giudiziaria, il direttore della Fondazione Erill disconosceva la nota, così come la collaboratrice del Dejak, Adriana Antoci, dichiarava di non aver mai visto il verbale del consiglio di amministrazione», scrivono i giudici contabili.

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