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Comiso, via libera alla bonifica in contrada Purrazzito

Comiso, un gruppo di residenti di contrada Purrazzito

RAGUSA. Il «caso» scoppiò nell’ottobre 2014. Dopo due anni e mezzo si intravvede una possibile soluzione. A Comiso, torna in primo piano la vicenda della “terra dei fuochi” di contrada Purrazzito, dove, nell’estate 2014, si verificarono fenomeni di combustione sotterranea e la fuoriuscita di fumi maleodoranti. Nella zona si trovava una cava di pietra, gestita dalla società «Soif».

Le analisi eseguite dal’Arpa il 3 ottobre rilevarono la presenza di cromo totale, diossine e furani. Il rapporto metteva in guardia per «la presenza di numerose sostanze identificate come cancerogene” e di “composti tipici dei materiali plastici, come caprolattame e ftalati». In Prefetturea durante alcune conferenze di servizio, si cercò una soluzione.

La ditta «Caruso Marmi», subentrata alla «Soif», si impegnò ad eseguire gli interventi di risanamento. Il progetto è stato approvato a febbraio 2016. Avrebbe dovuto comunicare, entro sei mesi, la data di avvio dei lavori. Il 31 ottobre 2016, un decreto del Dipartimento regionale dell’Acqua e Rifiuti, firmato dal dirigente Maurizio Pirillo, intimava di iniziare entro 90 giorni.

«Sono passati 14 mesi – spiega il portavoce del comitato dei residenti, Paolo Sudano – noi temiamo per la nostra salute. In estate, con il bel tempo, la zona si riempie di odori insopportabili durante la notte. Il fenomeno si attenua durante il giorno». Già, gli odori: furono i primi «segnali, nell’estate 2014, di ciò che stava per accadere. Avvertivamo dei sintomi strani – spiega Sudano – bruciore agli occhi, sensazione di soffocamento. Poi, il 2 settembre, vedemmo i fumi che fuoriscivano dal terreno. Il fenomeno si ripetè il 2 ottobre e continuò a lungo».

Ma cosa è accaduto in contrada Purrazzito ancora non è chiaro. Alcuni atti d’indagine non sono ancora noti. La cava è stata gestita dalla «Soif» fino al 201. Era stata posta sotto sequestro dalla Procura di Gela per il sospetto di alcune attività irregolari.

Il titolare della «Soif» è attualmente sotto processo a Ragusa. La vicenda giudiziaria va di pari passo con quella amministrativa. Ieri, a Palermo, i rappresentanti della «Caruso Marmi» hanno incontrato il dirigente Maurizio Pirillo. Con loro c’era anche il dirigente del comune, Nunzio Micieli. «La ditta è pronta per l’intervento di bonifica - spiega il vicesindaco Gaetano Gaglio – Sono stati concordati gli ultimi atti amministrativi. Presto sarà comunicata la data di avvio dei lavori».

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