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Ispica, le pioggie trasformano Marina Marza in una palude

La zona di Marina Marza, a Ispica

ISPICA. Terreni paludosi ed umidi, gravati dalle abbondanti piogge che li hanno resi seriamente a rischio, in alcune aree improduttivi. Eppure quelli di Marina Marza, sono terreni sottoposti a salvaguardia, sono aree protette per la varietà della loro fauna e della loro flora.

Il bassopiano ispicese, quello che si trova a valle della città di Ispica e che si estende lungo la costa fino ai pantani Longarini al confini con il Siracusano, è in ginocchio. L'economia agricola ma anche la vita quotidiana di tante famiglie che l'hanno scelta come zona extra-urbana dove vivere o come luogo di villeggiatura stanno risentendo dei frequenti allagamenti dovuti alle piogge.

Non è necessario che le piogge siano abbondanti per imbattersi in pantani artificiali; solo poche precipitazioni per mettere in crisi un territorio. Nei giorni scorsi, dopo le piogge di fine novembre, lo stesso fenomeno. Il circolo di Legambiente «Sikelion» di Ispica, presieduto da Gaetano Donzella, sollecita interventi urgenti.

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