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Scicli, il neo sindaco: "Voglio recuperare palazzo Lipparini"

Enzo Giannone

SCICLI. È cresciuto fra pallone e libri, fra l'amore per la campagna e la grinta del giovane studente prima e di docente dopo. Sia a Scicli che in altre parti dell'Isola. Cinquantuno anni, Enzo Giannone, è nato e cresciuto a Scicli nel quartiere popolare di Iungi dove da otto anni è preside dell’Istituto superiore «Quintino Cataudella», con annesso corso serale per adulti, e preside reggente dell’Istituto comprensivo «Don Milani».

Il suo curriculum di dirigente scolastico lo ha portato, per due anni, nella scuola d'arte «Salvatore Fiume» di Comiso. Laureato in Storia contemporanea e specializzato in Storia economica, ha svolto attività di ricerca nelle Università di Catania e di Torino, dove ha pure frequentato il corso di dottorato di ricerca in Storia della società europea.

Oltre la scuola, lo studio e la lettura, ama anche l'arte. «Per le vacanze, con la mia famiglia siamo soliti raggiungere mete d'arte, visitare musei – spiega il sindaco – sono periodi carichi di entusiasmo ed interesse». Enzo Giannone al fianco ha la moglie, Costanza Manenti, docente di matematica. Genitori di Gabriele, 16 anni, entrambi trovano nella lettura una compagna di viaggio. Ad accoglierci nella sua abitazione è un gatto, guarda silenzioso. Silenzioso come è il sindaco eletto quando si ritaglia i suoi spazi fuori dalla scuola.

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