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Mancavano braccialetti e rimasero in cella, ora ai domiciliari

RAGUSA. Sono stati scarcerati e posti agli arresti domiciliari, senza l'obbligo del braccialetto elettronico, i fratelli Antonino, Alessandro e Marco Pepi, rispettivamente di 42, 38 e 26 anni, e il padre, Gaetano, di 70, detenuti per l'omicidio di Giuseppe Dezio, 64 anni, ucciso a coltellate nelle campagne del vittoriese.

Gaetano Pepi si è autoaccusato del delitto che avrebbe commesso, sostiene il suo legale, per difendere il figlio Alessandro. Il Gip di Ragusa il 24 ottobre scorso, accogliendo la richiesta del loro legale, l'avvocato Giuseppe Lipera, aveva disposto la misura meno afflittiva degli arresti domiciliari con l'uso del braccialetto elettronico.

Ma non c'erano apparecchi disponibili. Così i quattro sono rimasti ancora in carcere. Dopo due richieste del difensore il Gip ha disposto adesso gli arresti domiciliari per i quattro indagati senza l'obbligo dei braccialetti elettronici, visto la loro mancata disponibilità per l'uso.

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