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Negoziante ucciso a Vittoria, eliminato "per affari andati male": 4 fermi - Foto

RAGUSA.  L'omicidio di un ex socio, per degli affari andati a male: potrebbe essere andato così l'assassinio di Salvatore Nicosia, 39 anni, ucciso a fucilate nel suo negozio di autoricambi il 12 settembre scorso a Vittoria, nel Ragusano.

È quanto emerge dai quattro fermi, emessi dal procuratore Carmelo Petralia, ed eseguiti dalla polizia di Stato nei confronti di quattro indagati: Giacomo Iannello, di 39 anni, che da mesi aveva un contenzioso d'affari con la vittima, suo padre Carmelo, di 64, Yvan Cacciola, di 19, e Giuseppe Scionti, di 28.

Secondo l'accusa Giacomo Iannola aveva dei rancori nei confronti di Nicosia legati a motivi economici per affari in cui erano soci ed erano andati a male.

Vista la stazza della vittima detto 'Turi Mazzinga' perché molto forte fisicamente ed esperto in arti marziali, avrebbero organizzato una spedizione in quattro per non essere sopraffatti. Le indagini sono state eseguite da squadra mobile di Ragusa e commissariato della polizia di Stato di Vittoria.

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