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Al via un piano di rilancio per il sesamo di Ispica

RAGUSA. Un presidio Slow Food contribuirà a salvare il sesamo di Ispica. Il riconoscimento è stato ottenuto grazie al lavoro sinergico dell'associazione di produttori «Gghjugghjulena», del Comune e della Camera di Commercio, scrive il Giornale di Sicilia. Sarà l'associazione «Gghjugghjulena» guidata da Fabio Gambuzza a gestire il certificato di qualità.

Il gruppo di produttori ha riavviato una produzione che fino agli anni '40 si estendeva nei terreni alluvionali dell' area di Ispica per 400 dei 450 ettari coltivati in Sicilia e che è andata riducendosi fino a rischiare l'oblio in seguito alla meccanizzazione dell' agricoltura. Il sesamo ha un elevato contenuto di proteine, magnesio, ferro, selenio e potassio, antiossidanti, acidi grassi e fitosteroli ed è importante nelle diete senza glutine. Viene utilizzato nella produzione di dolci e pane ma anche di cibi salati, farine e cosmetici. Nei prossimi giorni partirà la prima importante raccolta del sesamo di Ispica attualmente presente su 20 ettari mentre dal 22 al 26 settembre prossimo il presidio «Sesamo di Ispica» farà la sua prima uscita ufficiale al salone del gusto «Terra madre» a Torino.

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