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Immigrazione, il sindaco di Pozzallo: "Lo Stato non ci abbandoni"

POZZALLO. Un provvedimento del governo, che salvi dalla deriva finanziaria il Comune di Pozzallo, sarebbe il segnale tangibile della vicinanza ad una città che ha pagato e paga quotidianamente lo scotto dell' essere terra di approdo di migranti.

Il sindaco Luigi Ammatuna, che mercoledì mattina ha deciso di chiudere le porte di palazzo La Pira al premier Matteo Renzi ed al ministro degli Interni Angelino Alfano, chiede un intervento 'salva ente' che scongiuri il dissesto ed un ristoro economico con soldi che potrebbero essere impiegati nella realizzazione di opere di pubblica utilità. «Una di queste potrebbe essere la realizzazione di loculi nel cimitero cittadino - spiega Ammatuna - allo stato attuale abbiamo solo sei loculi, ne dobbiamo costruire di nuovi ma non abbiamo i fondi. Non dobbiamo dimenticare che, continuando in questo stato di crisi, non avremo più dove tumulare le salme dei migranti che vengono portati a Pozzallo». Al fianco del primo cittadino anche gli assessori ed i consiglieri comunali del Pd che non disdegnano di andare contro un loro uomo di partito, il premier Matteo Renzi.

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