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Loris, depositata perizia della difesa: "Ucciso con un cavo Usb"

RAGUSA. La nuova udienza nel processo a Veronica Panarello, accusata di aver ucciso e occultato il cadavere del figlio Loris con delle fascette elettriche, è stata caratterizzata dalla contestazione del collegio di difesa proprio sull'arma del delitto o sullo strumento utilizzato per uccidere il bambino di Santa Croce Camerina.

Secondo la perizia del medico legale Giuseppe Iuvara ad uccidere il bambino sarebbero state le fascette elettriche, poi consegnate da Veronica Panarello alle insegnanti di Loris che le vennero a fare visita di cordoglio, mentre, secondo il legale della mamma, Francesco Villardita, sarebbe stato un cavo Usb.

La tesi viene sostenuta sulla base di una consulenza medico-legale e bioingegneristica depositata oggi che punta a dimostrare la compatibilità' della fascetta Usb con il solco lasciato sul collo del bambino, accompagnata da fotografie e da indagini con manichini biomedici.

Dopo il deposito della perizia di parte, l'udienza è stata rinviata al 26 settembre per ascoltare la deposizione dell'imputata che ha chiesto di rendere dichiarazioni spontanee riguardante il coinvolgimento nell'omicidio del suocero Andrea Stival. Calendarizzate anche per il 3, 5 e 7 ottobre, altre udienze del processo che solo ora comincia ad entrare nella fase decisiva.

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