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«Voto di scambio» a Vittoria, fissate le udienze

VITTORIA. Fissate dal Tribunale del Riesame di Catania le udienze per quattro delle nove persone indagate per voto di scambio con la mafia nell' ambito di un' inchiesta della Dda della Procura di Catania.
Chiedono il dissequestro della documentazione acquisita il 16 giugno scorso i militari della Guardia di finanza del comando provinciale del capoluogo etneo. Il ricorso al Tdl consentirà agli indagati di visionare il fascicolo della Procura etnea. I ricorsi saranno esaminati il 7 luglio.

A rivolgersi al Riesame sono stati il sindaco Giovanni Moscato, assistito dagli avvocati Enzo Trantino e Carlo Pietrarossi, il consigliere comunale Fabio Nicosia, patrocinato dall' avvocato Maurizio Catalano, Maurizio Di Stefano, difeso dall'avvocato Matteo Anzalone e Cesare Campailla, difeso dall' avvocato Gianluca Gulino.

L'inchiesta riguarda l' attuale tornata elettorale, vinta da Giovanni Moscato, attuale sindaco di Vittoria, ma anche le precedenti comunali. Il fascicolo è stato aperto dopo le dichiarazioni di due collaboratori di giustizia, Rosario Avi la e Biagio Gravina. Tra gli indagati anche il sindaco uscente, Giuseppe Nicosia, il fratello Fabio, la candidata del Pd alla carica di primo cittadino, Lisa Pisani. Gli altri indagati sono i citati Campailla e Di Stefano, Raffaele Di Pietro e Raffaele Giunta.

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