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Ospedale di Ragusa, dopo le polemiche pace fatta tra benefattori e Asp

RAGUSA. Pace fatta tra i Giuffrè, benefattori americani ma originari di Ragusa, ed il manager dell'Asp 7, Maurizio Aricò. Ieri, infatti, uno dei Giuffrè, Carmelo, ha suggellato la pace ritrovata con una donazione di circa 20.000 euro che sono serviti per sistemare lo spazio esterno dell' entrata principale del nuovo ospedale di Ragusa, il «Giovanni Paolo II», che dovrebbe aprire i battenti prima della fine del mandato di Aricò, cioè a luglio del prossimo anno.

Sono stati impiantati 8 alberi, quattro di ulivo e quattro di carrubo, tipici della coltura iblea, oltre a varie essenze. «Se servono dell'altro, come panchine e tettoie, siamo pronti a realizzarle» - ha detto Carmelo Giuffre. Ed ha annunciato - assieme al deputato del Pd ibleo, Nello Dipasquale, colui il quale ha svolto la parte del «paciere» -, la grande novità: «In America sarà costituita tra tutti i rappresentanti ragusani e non una fondazione a favore dell' ospedale di Ragusa. Una bella cosa - ha sottolineato Dipasquale - che recupera e cancella la polemica dello scorso anno».

Come si ricorderà, per una incomprensione Giuseppe Giuffre, fratello di Carmelo, amministratore dell' associazione «Figli di Ragusa in America», non formalizzò l' accordo sulla donazione, a favore dell' Asp 7, di circa due milioni di euro, prevista dallo statuto dell' associazione - che contempla che alla chiusura dell' associazione i proventi della vendita dei beni andranno all'ospedale di Ragusa -perché, dichiarò, «di non aver gradito un' eccessiva attesa nell' anticamera del manager» quando si doveva formalizzare l'atto.

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