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Migranti, commissione parlamentare boccia l'hotspot di Pozzallo: troppe carenze

POZZALLO. La commissione parlamentare d'inchiesta sui centri di accoglienza ha 'bocciato" l'hot spot di Pozzallo. La visita ispettiva ha evidenziato carenze e criticità del centro: infrastrutture inadeguate, sovraffollamento e permanenze troppo lunghe dei rifugiati, soprattutto, dei minori non accompagnati.

La commissione presieduta da Federico Gelli ha ascoltato, tra gli altri, il prefetto Maria Carmela Librizzi, il responsabile della cooperativa che gestisce la struttura ed il sindaco di Pozzallo Luigi Ammatuna. «Bisogna cambiare qualcosa - ha detto Gelli - e organizzarsi diversamente per tenere aperto il centro e soprattutto individuare soluzioni alternative per il soggiorno dei minorenni non accompagnati».

Ho fatto il possibile per mantenere su buoni standard organizzativi l'hot spot di Pozzallo durante questi anni di emergenza, ma con fondi ridotti e senza aiuti dello Stato non è possibile fare di più». Lo dice il sindaco di Pozzallo Luigi Ammatuna, dopo essere stato ascoltato in prefettura dalla commissione parlamentare presieduta da Ernesto Gelli.

«Ho rappresentato le difficoltà del Comune - aggiunge Ammatuna - che tra l'altro non riceve alcuna misura compensativa per questo straordinario impegno nonostante mi sia stato promesso da tempo anche da esponenti del governo nazionale. Non ho strutture alternative dove sistemare i minori non accompagnati. Il centro avrebbe bisogno di interventi manutentivi ma questi non possono essere a carico del bilancio comunale che ha già le sue criticità».

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