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«Bancarotta fraudolenta» a Scicli, una condanna e una assoluzione

SCICLI. Bancarotta fraudolenta: si divide la strada dei tre imputati per cui la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa aveva chiesto il rinvio a giudizio. Il Giudice dell’udienza preliminare del Tribunale di Ragusa Andrea Reale ha condannato A.A., di 49 anni, alla pena di due anni e sei mesi di reclusione per il reato di bancarotta fraudolenta, reato che avrebbe commesso a Scicli nel gennaio 2012. L’imputato era difeso dall’avvocato Giovanni Riccotti La Rocca. Ha invece assolto il fratello A.M., 46 anni, accusato dello stesso reato, difeso dall’avvocato Gianluca Gulino.

Entrambi i fratelli avevano chiesto di definire la propria posizione con il giudizio abbreviato che consente uno sconto di pena pari ad un terzo. E per entrambi il pubblico ministero Marco Rota aveva chiesto la condanna a tre anni di reclusione. Un terzo imputato, il liquidatore della società, A.P., originario di Mantova, difeso dall’avvocato Enrica Giummarra, ha invece optato per il rito ordinario ed è stato rinviato a giudizio. Sarà processato davanti al Tribunale collegiale a partire dal 23 settembre prossimo. Nel corso dell’istruttoria la difesa, che aveva chiesto davanti al Gup del Tribunale il non luogo a procedere, proverà a dimostrare l’innocenza dell’imputato. SM

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