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Pozzallo, due feriti tra i 233 migranti sbarcati

POZZALLO. Vi sono due feriti da arma da fuoco tra i 233 migranti sbarcati nel porto di Pozzallo (Ragusa), a bordo del pattugliatore maltese P61. Secondo le prime dichiarazioni rese dai migranti, i due sarebbero stati feriti dieci giorni fa in Libia in uno scontro con la polizia locale. Altri sette sono stati ricoverati in ospedale, tra cui due donne in gravidanza. La Polizia sta trasferendo in altri centri d'accoglienza parte dei 481 migranti arrivati ieri a Pozzallo con la nave Bettiga.

Intanto, due senegalesi, un guineano ed un nigeriano sono stati fermati dalla Polizia di Stato di Ragusa perchè ritenuti gli scafisti di 481 migranti, tra cui numerosi minorenni, che viaggiavano a bordo di due gommoni salpati dalla Libia e fatti sbarcare ieri a Pozzallo. I due natanti sono stati soccorsi martedì scorso davanti alle coste libiche dalla nave «Comandante Bettica» della Marina Militare  impegnata nell'operazione «Mare sicuro».

I quattro avrebbero condotto uno dei natanti, con a bordo complessivamente 220 persone.  Proseguono le indagini per risalire agli scafisti del secondo gommone. I passeggeri dei due natanti hanno pagato circa 1.000 dollari a testa e gli organizzatori avrebbero incassato quasi mezzo milione di dollari.

I presunti scafisti, arruolati tra i migranti che si offrono pur di guadagnare qualche centinaio di dollari, sono Lamine Dialy Sarr, di 24 anni, e Maghet Ghice, di 26, entrambi senegalesi, Iaia Dafe, guineano, di 21, e Christian Agbor, nigeriano, di 21. Le procedute di identificazione dei migranti non si sono ancora concluse.

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