COMISO. L'iniziativa era stata presentata in conferenza stampa il primo ottobre scorso il primo ottobre scorso all'aeroporto «Pio La Torre» con grande enfasi. Era stato lo stesso promotore dell'iniziativa, il noto giornalista e volto televisivo Paolo Brosio, a illustrare l'idea di fondo di questo grande viaggio della fede. Un volo charter da Comiso per Mostar e poi in bus fino a Medjugorje. Partenza il 29 gennaio, ritorno il 2 febbraio. E invece non si parte. Il motivo? Non ci sono state sufficienti prenotazioni e, quindi, il volo charter, non partirà.
Questa volta, infatti, la «Gospa» il miracolo non l'ha fatto, perchè in tempi di crisi trovare tanta gente, nonostante il prezzo tutto sommato contenuto, non è facile. Difficile dire se la mancata adesione è legata in qualche modo alla posizione della Chiesa nei confronti dell'esperienza religiosa di Medjugorje. Anche se il papa non si è definitivamente espresso, l'orientamento è quello di non riconoscere alcun intervento soprannaturale, ma al massimo di considerare il luogo come una tappa di preghiera. Il pellegrinaggio, comunque, si terrà. Sulla pagina facebook di Brosio si legge che ci saranno due partenze: da Roma, in aereo, e dalla Versilia, in autobus. L'idea di una partenza da Comiso aveva acceso già gli entusiasmi sulla possibilità di aprire nuovi orizzonti per lo scalo casmeneo, puntando sul turismo religioso. La prima, però, andata male.
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