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Bilancio approvato, ma in ritardo Scoppia la polemica a Chiaramonte

CHIARAMONTE GULFI. I due mesi di "passione" si sono conclusi. Il consiglio comunale di Chiaramonte ha approvato lunedì il bilancio di previsione 2015. Lo ha fatto quattro giorni dopo la chiusura dell' esercizio 2015.

Questo vanifica le transazioni stipulate dalla giunta per saldare alcuni debiti pregressi, da pagare in due annualità. Si bloccano anche i pagamenti di tre mensilità agli assistiti del Comune. In aula si ripropone la polemica degli ultimi due mesi: la giunta è ritenuta dalle opposizioni, "colpevole" di aver approvato il bilancio solo il 21 novembre; la coalizione che sostiene il sindaco, Vito Fornaro stigmatizza l' operato del presidente Paolo Battaglia che ha convocato la seduta consiliare per il 4 gennaio, oltre i limiti consentiti.

"E' stato battuto ogni record afferma l' ex sindaco Giuseppe Nicastro, della Lista Nicosia - mai a Chiaramonte un bilancio era stato approvato così tardi. L' amministrazione Fornaro ha giocato a scaricabarile, cercando di addebitare reponsabilità al presidente. Questo bilancio ha molte criticità: i debiti fuori bilancio sono arrivati in aula senza il pare re preventivo dei revisori, vi sono spese per un consulente legale, assunte illegittimamente come prestazione di servizio. Presenterò un esposto alla Corte dei Conti".

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