Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

A Ragusa aumentano le denunce contro il racket

Lo ha detto il prefetto Annunziato Vardè, intervenendo all’incontro sul ruolo delle associazioni antiracket nel processo penale, organizzato in Prefettura su input dell’Associazione ragusana antiracket

RAGUSA. «Il fenomeno del racket nel nostro territorio è ancora un fenomeno sommerso a dimostrazione della difficoltà delle vittime a denunciare». Lo ha detto il prefetto Annunziato Vardè, intervenendo all’incontro sul ruolo delle associazioni antiracket nel processo penale, organizzato in Prefettura su input dell’Associazione ragusana antiracket.

«Anche la nostra provincia – ha detto il prefetto Annunziato Vardè – purtroppo non è immune da questo fenomeno, soprattutto nel vittoriese, ma anche la città di Ragusa non è esente. Sebbene iniziamo a registrare, oggi, un aumento delle denunce non possiamo dire di aver raggiunto i numeri reali. In questo contesto giocano un ruolo fondamentale le associazioni che devono stare quanto più vicino possibile alle vittime e aiutarle a superare la sfiducia nelle autorità dello Stato. Ma è anche vero che per conquistare la fiducia della gente bisogna prendere in considerazione anche i tentativi di inquinamento nei movimenti antimafia ed è compito delle associazioni stesse effettuare una selezione dei propri associati».

L’Associazione ragusana, di cui è presidente Giuseppe Cabibbo, opera ad Ibla e vede in prima fila Paolo Pricone. «Abbiamo già firmato dei protocolli d’intesa – ha detto Cabibbo - con la Cna e l’Ascom. Dal consiglio comunale, invece, siamo ancora in attesa di risposta. Vorrei che l’esempio di Bagheria e di Gela, dove gli imprenditori hanno finalmente abbattuto il muro dell’omertà e capito l’importanza di denunciare, fosse seguito anche nel nostro territorio».

Tag:

Caricamento commenti

Commenta la notizia