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Ragusa, l'addio del vescovo Paolo Urso

Messa d’addio di monsignor Paolo Urso dopo 13 anni di servizio pastorale. Ha ricevuto in regalo un anello, copia di quello che Paolo VI donò ai padri conciliari

RAGUSA. La chiesa ragusana saluta con una celebrazione in cattedrale il pastore, l’amico, il vescovo che, per tredici anni, ha accompagnato il cammino, personale e spirituale, di migliaia di persone. Monsignor Paolo Urso sabato concluderà il suo servizio di pastore della «amata chiesa ragusana».

Sabato sera un fiume di gente lo ha abbracciato e ringraziato, al termine della concelebrazione eucaristica alla quale hanno preso parte le massime espressioni della diocesi e le autorità cittadine. A salutarlo anche tante persone sorde, che hanno seguito la celebrazione grazie al servizio di tre traduttrici del linguaggio dei segni. Non c'è stato però bisogno di tradurre l'affettuoso saluto che il vescovo ha rivolto loro, volendoli accanto al presbiterio: un grande sorriso, un bacio con la mano. Gesti semplici, che raccontano tredici anni di presenza del vescovo in mezzo alla gente come guida premurosa e dallo sguardo sempre attento. Nessuna formalità, porte sempre aperte per tutti in vescovado, uno stile immediato, unito alla profondità del pensiero e alla trasparenza delle azioni.

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