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Polemiche dopo la visita di Alfano: "Occasione mancata per il Ragusano"

RAGUSA. La visita del ministro Angelino Alfano per il territorio è stata l’occasione mancata. È il pensiero del presidente provinciale Cna, Giuseppe Santocono. «Ci aspettavamo - afferma Santocono - l’annuncio dello sblocco di qualche opera infrastrutturale della nostra zona. E, invece, l’area iblea sarà sempre più spaccata in due e con un versante marginalizzato. Piuttosto che la firma di un protocollo sulla legalità, aspetto senz’altro nobilissimo ma già tutelato da tutte le leggi antimafia che indirizzano sui binari delle buone pratiche le attività degli imprenditori, avremmo apprezzato maggiormente qualche comunicazione sullo sblocco di procedure tuttora in essere, relative, ad esempio, al completamento della Ragusa-Catania o allo stanziamento di fondi per la realizzazione di bretelle che consentano di agganciare una buona parte della nostra area provinciale, quella occidentale, alla rete autostradale. E, invece, niente».

Santocono sottolinea che la politica sembra procedere lungo una strada che non riesce a venire incontro alle esigenze delle imprese, dei cittadini, del Paese reale. «Sia chiaro – continua Santocono – apprezziamo l’impegno del ministro Alfano sul fronte della legalità e soprattutto, così come abbiamo avuto più volte modo di sottolineare, è fondamentale che i lavori per i lotti dell’autostrada da Rosolini a Modica possano essere completati nel più breve tempo possibile e senza infiltrazioni di nessun tipo. Ma oltre ai protocolli ricchi di tante buone intenzioni c’è la vita reale e noi guardiamo a questa. Abbiamo l’obbligo di sottolineare che l’autostrada si fermerà a Modica e l’area iblea si troverà spaccata in due (già nei fatti lo è con l’autostrada fino a Rosolini). Da un lato il versante orientale ben collegato con l’asse infrastrutturale siracusano-catanese (porto di Augusta, porto di Catania, interporto di Catania, aeroporto di Catania) e che avrà quindi più interesse a fare indirizzare le proprie attività turistiche e imprenditoriali verso quella zona; dall’altro lato il versante ragusano-ipparino rimane al palo, continuerà ad essere penalizzato.

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