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Ragusa, il Tar: no alle costruzioni in verde agricolo

Possibili strutture a servizio dell’agricoltura e realizzate dai conduttori del fondo. Il Comune di Ragusa sulla stessa linea

RAGUSA. Il 'no' alle costruzioni in zone agricole è stato per anni un cavallo di battaglia di Legambiente. L'amministrazione comunale pentastellata ha seguito questa linea, dando dinieghi a chi vuol costruire nelle zone di verde agricolo pur non essendo agricoltore.

Questa linea sembra adesso confermata da un'ordinanza del Tar di Catania. Si tratta delle numero 726 del 25 settembre, ed è relativa al ricorso presentato da un privato cittadino per l'annullamento di un parere di diniego espresso dall'ufficio tecnico comunale competente rispetto ad una richiesta di concessione edilizia in verde agricolo. Secondo Palazzo dell'Aquila, tale ordinanza «conferma di fatto l'atto di indirizzo del Comune di Ragusa di consentire il rilascio di concessioni edilizie in verde agricolo solo a favore di chi dimostra di esercitare attività agricola, così come previsto dall'articolo 42 del Piano paesaggistico».

Si legge nell'ordinanza che «non sussiste nella fattispecie il requisito del fumus boni iuris attesa la mancanza, ai sensi dell'articolo 42 del Piano Paesaggistico di riferimento, del nesso di strumentalità tra le opere da realizzare e l'esercizio di un'attività agricola». Un pronunciamento importante, perché la questione è dibattuta da tanti anni.

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