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Operazione Box a Vittoria, i Consalvo respingono le accuse

Il padre Giacomo e i figli Giovanni e Michael, sono comparsi davanti al gip Alessandro Ricciardolo

VITTORIA. Hanno negato tutto. Si sono dichiarati completamente estranei ai fatti di cui sono accusati i tre Consalvo arrestati dalla polizia di Stato all’alba di lunedì. Davanti al giudice delle indagini preliminari Alessandro Ricciardolo per primo è comparso Giovanni Consalvo, 35 anni, difeso dagli avvocati Alessandro Agnello e Saverio La Grua.

Il giudice gli ha contestato i fatti emersi dalle intercettazioni ma l’indagato ha negato con forza. Subito dopo è toccato a Giacomo Consalvo, 60 anni, ed figlio minore Michael, di 26 anni, l’unico incensurato. Entrambi sono stati difesi dall’avvocato Giuseppe Di Stefano. Anche loro hanno negato i fatti contestati nell’ordinanza di custodia cautelare. Al termine i tre difensori hanno chiesto la revoca della misura cautelare o quantomeno la concessione degli arresti domiciliari. Il Gip etneo si è riservato di decidere dopo avere acquisito il parere della Procura Distrettuale Antimafia. Nelle more il collegio difensivo annuncia il ricorso al Tribunale del Riesame.

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