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Presidio sanitario mobile per donne straniere nel Ragusano

È il risultato che è emerso altermine del confronto di oggi tra il prefetto di Ragusa Annunziato Vardè e il Capo Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ermenegilda Siniscalchi

RAGUSA. Sarà attivato un servizio sperimentale di presidio sanitario mobile, integrato da idonee figure professionali, per sostenere le difficoltà di marginalità psico-sociale delle lavoratrici straniere ed, in particolare, di quelle di nazionalità rumena. È il risultato che è emerso altermine del confronto di ieri tra il prefetto di Ragusa Annunziato Vardè e il Capo Dipartimento per le Pari  Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ermenegilda Siniscalchi, dopo aver esaminato le iniziative progettuali da intraprendere per superare la marginalità sociale della manodopera straniera femminile occupata nel settore agricolo della provincia di Ragusa.

Il sindaco di Vittoria, Giuseppe Nicosia, che ha partecipato alla riunione ha messo a disposizione un immobile confiscato alla mafia e assegnato al Comune per la realizzazione di un Centro Polifunzionale (il progetto è già in fase esecutiva) per fornire alle lavoratrici straniere i servizi di assistenza linguistica e sanitaria e  favorire così il loro inserimento nel locale tessuto socio-economico e culturale e migliorarne la qualità di vita.

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