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Lavoro nero, sanzioni per due aziende agricole a Ragusa

Complessivamente sono undici i dipendenti, molti dei quali di nazionalità straniera che non sono stati trovati in regola

RAGUSA. Lavoro nero nelle campagne: una piaga che il territorio ibleo non è mai riuscito ad estirpare. Troppe persone, soprattutto immigrati, prestano la loro opera senza un regolare contratto, senza copertura previdenziale e assicurativa e, ancor peggio, sottopagati. La Polizia ha effettuato un controllo straordinario ddella campagne proprio per verificare come, e in che condizioni, si espletasse il lavoro.

Gli agenti hanno controllato alcune aziende delle zone di contrada Alcerito e Gaspanella, tra Vittoria e Scoglitti. L’attenzione della Polizia (commissariato di Vittoria e Squadra Mobile di Ragusa) si è concentrata su tre aziende.

Con loro hanno agito anche alcuni funzionari della Direzione territoriale del Lavoro, dell’Inps e dell’Inail di Ragusa. la prima azienda controlLata era gestita da un giovane di 25 anni: l’uomo, al momento dell’arrivo degli agenti, si trovava sul posto e, con lui, c’erano anche tre lavoratori: uno era italiano ed era stato assunto con un regolare contratto. Gli altri due erano stranieri: erano in regola con il permesso di soggiorno, ma lavoravano in “nero” e senza prevenzione sociale. Non si sa quanto venissero effettivamente pagati.

La seconda azienda era una cooperativa. Qui lavorava una sola persona, ma era regolarmente assunta. Le cose andavano decisamente peggio in una terza azienda, dove sono state trovate sette persone, tutte intente al lavoro dei campi, ma tutte senza un contratto di lavoro né una tutela minima.

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