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Sbarco a Pozzallo, i migranti: "Bambini picchiati e rinchiusi sottocoperta"

Dieci presunti scafisti sono stati fermati dalla polizia giudiziaria dopo lo sbarco di migranti di mercoledì scorso a Pozzallo e Roccella Ionica.

POZZALLO.  Dieci presunti scafisti sono stati fermati dalla polizia giudiziaria dopo lo sbarco di migranti di mercoledì scorso a Pozzallo e Roccella Ionica. Sette, tra cui un minore, sono stati individuati in terra iblea, gli altri tre in Calabria. I sette fermati dalla Procura di Ragusa sono tutti egiziani ed uno è minorenne: Ibrahim Habesh, 23 anni, Mohamed Goma, 20, Rachid Ahmed, 19, Hasem Hosni, 19, Ahmed Shadie, 19, Kamal Abdul Nasir, 19, H.M.L.M., di 17 anni.

Gli stranieri hanno viaggiato per otto giorni dall’Egitto, fino a quando sono stati soccorsi. «Ci avevano detto che gli egiziani sono diversi dai libici - hanno riferito i migranti agli inquirenti -, che ci avrebbero trattato bene, invece solo promesse non mantenute, ci hanno picchiato non appena cambiavamo posto e dato da mangiare pane e acqua, anche ai bambini. I più piccoli sono stati messi in stiva».

Dopo le operazioni di salvataggio, in alto mare, i migranti sono stati divisi in due gruppi: 136 sono sbarcati a Pozzallo mentre gli altri 109 in Calabria. E grazie alla sinergia tra i due uffici della Polizia è stato possibile individuare tutti i componenti dell’equipaggio, salpato dall’Egitto. Tra i passeggeri, almeno cento ragazzini egiziani, di età compresa tra i 12 ed i 17 anni.

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