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Comiso, per l'aeroporto "punto di pareggio" nel 2019

COMISO. L'aeroporto di Comiso  raggiungerà il «punto di pareggio» nel 2019. A partire da quella  gestione, lo scalo di Comiso dovrebbe non più chiudere in  passivo i propri conti, ma addirittura produrre dei guadagni  (100 mila euro per il primo anno). Lo ha detto l'amministratore  delegato di So.A.Co, Enzo Taverniti, presentando a Catania il  nuovo sistema aeroportuale della Sicilia orientale, con gli  scali di Catania e Comiso, gestiti congiuntamente.      Taverniti ha partecipato, insieme al presidente di Soaco,  Rosario Dibennardo, ai vertici di Sac (il presidente Salvatore  Bonura e l'amministratore delegato Gaetano Mancini), i sindaci  di Comiso e Ragusa, Filippo Spataro e Federico Piccitto, alla  conferenza stampa organizzata dal presidente della Camera di  Commercio, Giuseppe Giannone. Quest'ultimo ha rimarcato la  necessità di una sinergia tra Comiso e Catania per gestire i due  aeroporti ed ha sottolineato come nella governance di Soaco, non  ci sia, allo stato, un rappresentante della Camera di Commercio  di Ragusa, che pure ha una partecipazione societaria nella  proprietà di Sac, la società che gestisce l'aeroporto di Catania  e che, tramite la controllata Intersac, gestisce anche lo scalo  di Comiso.  Nel corso della conferenza stampa sono emersi altri  dati economici: il 2014 si chiude con perdite per 3 milioni e  900 mila euro: perdite che ci saranno ancora nei prossimi anni,  ma diminuiranno via via. Nel 2019 l'aeroporto non produrrà più  debiti e accadrà allorchè si sarà raggiunta la soglia di 400.000  passeggeri.

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