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Digiacomo: «L’ospedale di Comiso non si tocca»

Il presidente della commissione all’Ars: «I 1.500 interventi in un anno, garantiscono il mantenimento di Chirurgia e l’alleggerimento delle liste d’attesa a Vittoria»

COMISO. Sanità «ai raggi x» da parte del presidente della sesta commissione all’Ars, Pippo Digiacomo. Il deputato regionale del Pd sull’ospedale Regina Margherita di Comiso spegne le polemiche che potrebbero nascere dopo le preoccupazioni di qualche medico o infermiere della struttura comisana e dopo l’intervento del sindaco di Comiso, Filippo Spataro, (suo compagno di partito) che dice non a tagli e ridimensionamento dell’ospedale Regina Margherita. Per Digiacomo il progetto di ospedali riuniti, Vittoria sta con Comiso e Modica sta con Modica, è un progetto che ha permesso di salvare i piccoli ospedali e di creare i presupposti di di progetti sperimentali.

«Così per esempio non è con la Chirurgia di Comiso dove il Day Surgery ovvero gli interventi nel corso della giornata stanno diventando un caso nazionale. Infatti - afferma Digiacomo - il numero di interventi che vengono effettuati in un anno, circa 1500, stanno permettendo di raggiungere un doppio obiettivo: il mantenimento del reparto di chirurgia a Comiso ed il concorrere in modo fattivo e concreto all’alleggerimento delle liste di attesa per interventi più complesse che vengono effettuati all’ospedale Guzzardi di Vittoria. Il successo di Comiso sta diventando un principio emulativo, non solo Scicli ma anche tutti gli altri ospedali siciliani».

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