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Ragusa, occupata l'aula consiliare

Aula consiliare occupata. I consiglieri di opposizione con i dipendenti della coop Pegaso. Cinque «grillini» fino a tarda sera a sentire le ragioni della protesta

RAGUSA. I servizi cimiteriali sono stati garantiti ma la protesta dei lavoratori proseguirà ad oltranza. Hanno trascorso la prima notte nell’aula consiliare i dipendenti della cooperativa Pegaso di Ragusa che chiedono un confronto con l’amministrazione. Sul tappeto la rivisitazione del contratto di lavoro da tempo pieno a part-time con decorrenza 16 febbraio, con 33 ore settimanali di lavoro, e una riduzione in busta paga dello stipendio. Un clausola di salvaguardia del posto di lavoro che, in questa gara d'appalto per i servizi cimiteriali, non è stata inserita. I sedici lavoratori hanno voluto fare sentire la propria voce dentro il palazzo di città. «Siamo molto preoccupati per il nostro futuro lavorativo - spiega Emanuele Emmolo, dipendente della Coop Pegaso - la cooperativa ci ha comunicato, con una lettera, la riduzione del monte ore e l’adeguamento dello stipendio. Per questa ragione abbiamo chiesto un confronto con il sindaco e l’amministrazione comunale per capire il da farsi».

Animi esasperati tra i lavoratori. «Abbiamo chiesto un confronto con l’assessore e il sindaco – aggiunge Giovanni Canzonieri, lavoratore della Coop Pegaso - non abbiamo ricevuto alcuna risposta alle nostre sollecitazioni». Il capitolato d’appalto per la gestione dei servizi cimiteriali ha sollevato dubbi e perplessità. Eccessivo il ribasso d’asta, secondo le sigle sindacali, che hanno costretto i dirigenti della coop ha ridurre il costo del lavoro iniziando dal contratto. A dar man forte ai lavoratori anche alcuni esponenti del Movimento 5 Stelle: Dario Gulino, Fillippo Spadola, Dario Fornaro, Luca Schininà e Gianluca Leggio che hanno voluto, fino a tarda sera, ascoltare le ragioni dei lavoratori. «I ribassi nella gara d’appalto sono stati eccessivi – dice Salvatore Tidona, rappresentante della Uil – nel capitolo d’appalto c’è stato un vuoto legislativo nonostante le nostre grandi perplessità sollevate durante la contrattazione.

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