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Modica, via libera dal consiglio al piano rifiuti

Il progetto, passato con sedici voti a favore e nove contrari, sarà inviato all’Urega. La gara di appalto è di 40 milioni di euro per un servizio quinquennale

MODICA. Dopo un dibattito durato diverse ore, lunedì sera, il Consiglio comunale ha approvato con sedici voti favorevoli e 9 contrari (tutti delle minoranza), il piano d’intervento Aro dei rifiuti. Adesso entro 30 giorni i tecnici che hanno elaborato il piano, Fabio Bellaera, progettista, e Franco Poidomani co-progettista,coadiuvati dal responsabile del servizio ambientale Carmelo Denaro, dovranno realizzare e presentare il progetto esecutivo all’Urega per l’approvazione e per indire il bando di gara. Il piano darà vita ad una gara di appalto di 40 milioni di euro per un servizio quinquennale ed un costo complessivo annuo, simile a quello attuale, pari a circa otto milioni e 500 mila euro. Il personale sarà lo stesso poiché quello attuale, fatto di 102 dipendenti, transiterà nel nuovo servizio. E’ stato l’architetto Bellaera a spiegare durante la seduta consigliare i dettagli e i numeri prospettati con il nuovo piano.

«Partiamo con una statitica che vede Modica – ha detto Bellaera – tra i comuni meno virtuosi della provincia poiché oggi ha una percentuale dell’8,5% di differenziata e ci prefissiamo con questo progetto di raggiungere entro il primo anno il 65%. Un dato importante che consentirà al Comune di risparmiare sul conferimento in discarica che oggi è pari al 92% del totale dei rifiuti e di aumentare le entrate per la vendita del materiale riciclabile, carta, plastica, ecc, che ci consentirà di abbassare i costi. Oggi il Comune produce 22 mila tonnellate di rifiuti e di questi solo 2 mila vanno nella differenziata. Per incentivare il cittadino a fare la differenziata nelle apposite aree ecologiche verranno dati dei prodotti locali alimentari a mò di baratto. I mezzi a carico della nuova impresa diventeranno dopo i setti anni di gestione di proprietà dell’Ente. Per il conferimento in discarica abbiamo previsto un importo annuo di 300mila euro che dovrà comunque coincidere con il raggiungimento del 65% della differenziata”.

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