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Formazione, cinquanta dipendenti nel Ragusano sono senza lavoro

Secondo il Fesica Confsal, l’Enaip, in accordo con le parti sociali e l’assessorato avrebbe dovuto mettere in mobilità il personale, così come previsto dalla legge

RAGUSA. «Definire drammatica la situazione che interessa il comparto della Formazione Professionale in Sicilia è poca cosa». Ha esordito con queste parole Valentina Spata, responsabile settore Formazione del sindacato Fesica Confsal che, insieme al presidente regionale di Alfop (Associazione regionale lavoratori della Formazione Professionale), Mario Mirabile, ed ai legali ha seguito il percorso di legalità a tutela dei lavoratori dell’Enaip di Ragusa. Sono 50 i lavoratori dell’ente di formazione professionale ragusano che dal 15 ottobre scorso sono senza lavoro, ovvero da quando la Regione Siciliana ha revocato l’accreditamento dell’Ente in seguito alla segnalazione della Guardia di Finanza di Ragusa con cui si comunicava che era in corso un’indagine per il reato di truffa.

Da quella data sono scesi in campo gli avvocati Marco Chimera e Annalisa Gugliuzza, che stanno cercando di fare valere le ragioni dei dipendenti licenziati. Al loro fianco ieri mattina all’interno del salone del Feliciano Rossitto, c’era anche il segretario provinciale Fesica Confsal, Giorgio Iabichella che nel corso del suo intervento ha fatto notare l’assenza delle altre sigle sindacali al fianco dei lavoratori. Secondo il Fesica Confsal, in questo caso, quello relativo alla revoca, l’Enaip, in accordo con le parti sociali e l’assessorato di competenza avrebbe dovuto mettere in mobilità, come previsto dalla legge, il personale per poi poterlo ricollocare in altri Enti di Formazione virtuosi.

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