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Ragusa, accusato di aver frodato l’Inps: «Ora restituisca 105 mila euro»

Il verdetto della Corte di Conti nei confronti di un funzionario originario di Noto ma residente a Marina

RAGUSA. La Sezione giurisdizionale della Corte dei conti (sentenza 1292/2014) ha condannato un ex funzionario dell'Inps di Ragusa a restituire 105.417 euro ed ha convertito in pignoramento il sequestro dei beni che era già stato autorizzato a febbraio. Antonino Cipria, 59 anni, originario di Noto ma residente a Marina di Ragusa, non costituito davanti ai giudici contabili, accusato di aver frodato l'istituto, l'anno scorso era stato denunciato e licenziato in tronco.

I finanzieri del Nucleo di polizia tributaria di Ragusa, che il 4 aprile 2013 avevano avviato le indagini, scoprirono infatti che Cipria accreditava rate arretrate di pensioni in due conti correnti "fantasma" per poi incassarle attraverso bonifici, prelevamenti di contante o carte di credito ricaricabili. «Il congegno fraudolento messo a punto del convenuto in altri casi - si legge nelle motivazioni - ricomprendeva anche la variazione della data di maturazione del diritto alla pensione rispetto a quella indicata nei decreti prefettizi, ottenendo così proventi ancora maggiori dei ratei che sarebbero spettati agli effettivi beneficiari».

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