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Ragusa, i produttori di latte uniti: un prezzo minimo per le industrie

RAGUSA. Troppo basso il prezzo del latte pagato ai produttori ragusani: 39 centesimi al litro, al di sotto dei costi di produzione, e una riduzione di altri due centesimi dal prossimo mese. Così le cooperative e le organizzazioni agricole, in maniera compatta, hanno deciso, di fatturare, dal mese di settembre, alle industrie di trasformazione, Parmalat, Zappalà, Latterie riunite e Latte Sole, 40 centesimi al litro per il prodotto conferito. Poco meno di 4 milioni di litri di latte venduti al giorno con una fatturato di 1,6 milioni di euro.

Una vertenza che, d’ora in poi, dovrà essere discussa da un «tavolo tecnico» costituito dalle cooperative e dalla Coldiretti. «Le indicazioni sono chiare – spiega il presidente provinciale della Coldiretti, Gianfranco Cunsolo - nessun passo indietro. Il prezzo del latte dovrà essere fatturato a 40 centesimi al litro. Un prezzo equo, in questa fase, che tiene conto dei parametri di qualità e dei costi aziendali, Il territorio ragusano deve dimostrare di essere compatto e gli eventuali accordi con le industrie vanno sottoscritti con il mondo produttivo». Nella sede dell’Ispettorato all’Agricoltura di Ragusa sono state messe a fuoco le strategie.

 

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