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Nozze Gay, il sindaco Piccitto «disobbedisce» al ministro Alfano

Il primo cittadino si dice contrario alla annunciata circolare. «Sarebbe incomprensibile qualsiasi arretramento»

RAGUSA. Il Comune di Ragusa «disobbedirà» rispetto all'annunciata circolare del ministro dell'Interno Angelino Alfano contro la trascrizione dei matrimoni di persone dello stesso sesso. Un altro segnale in favore delle unioni omosessuali viene da Palazzo dell'Aquila dove, appena qualche mese addietro, era stato approvato il Registro.
«Ragusa — spiega appunto il primo cittadino — è tra i primi comuni in Italia ad essersi dotato di un apposito registro per le unioni civili al fine di garantire pari diritti a tutti i cittadini. Tale registro da mesi è pienamente operativo negli uffici dell'Ente individuati a tale scopo — prosegue Federico Piccitto —. Sarebbe, quindi, incomprensibile qualsiasi arretramento su questo fronte, e per questo il Comune non si opporrà alle trascrizioni dei matrimoni celebrati all'estero tra persone dello stesso sesso. L'attuale vuoto normativo sulla questione non può essere colmato da circolari dalla dubbia legittimità che esporrebbero i comuni a contenziosi giuridici inappropriati. Piuttosto — continua il sindaco nel suo intervento — mi aspetto che il Parlamento dia finalmente seguito alla sentenza della Corte costituzionale numero 138 del 2010 e legiferi in materia in tempi rapidi».

Il messaggio di Piccitto appare chiaro ed in linea con l'approvazione del Registro che, tuttavia, non è stato sufficientemente pubblicizzato, tant'è che al momento non ci sono iscritti. Ma il segnale è stato intanto dato. Si tratta ovviamente di un intervento amministrativo, in quanto la mancanza di una legge nazionale non consente di andare oltre le competenze delle amministrazioni locali. E così si può intervenire su temi come casa, sanità, servizi sociali, scuola e servizi educativi. Ed ancora politiche per i giovani e per gli anziani, trasporti. Grazie alla rivisitazione dei regolamenti comunali, le coppie che si iscriveranno al registro avranno pari trattamento rispetto alle coppie non sposate. Per entrare in graduatoria per le case popolari, ad esempio, conterà il nucleo non la singola persona. Così come per entrare in altre graduatorie per ottenere benefici ed assistenza. In pratica, l'altro partner non sarà più un "invisibile", sarà quindi riconosciuta dal Comune la coppia in quanto tale.

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