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Regione, licenziato per assenteismo
Dipendente introvabile

Il provvedimento riguarda Guido Palascino, un funzionario di Ragusa. La dirigente: "Non sappiamo neppure dove notificargli il provvedimento. Mai vista una situazione simile. Ci giungono solo vaghe informazioni secondo cui potrebbe essere all’estero"

PALERMO. Licenziato per assenteismo. La Regione applica la massima sanzione nei confronti di un proprio dipendente, reo - secondo l’ufficio Disciplinare dell’assessorato al Personale - di non essersi recato al lavoro senza fornire alcuna giustificazione. Un caso che segue di pochi mesi un altro licenziamento per motivi disciplinari che oggi sarà al centro di un ricorso presso il Tribunale del lavoro. Vicende complicate, in cui non mancano risvolti curiosi.

Li illustriamo partendo dal caso più recente. Lunedì scorso l’ufficio Disciplinare, diretto da Pio Guida, ha concluso il procedimento a carico di un funzionario dell’Ispettorato ripartimentale delle foreste di Ragusa. Il dipendente si chiama Guido Parlascino e gli vengono contestate «assenze ingiustificate dal 4 gennaio 2014 a oggi». Il procedimento per licenziarlo inizia a luglio.

L’assessorato al Personale, diretto da Luciana Giammanco, convoca il dipendente per chiedergli di difendersi. Ma lui non si presenta neanche in questo caso. La Regione prova dunque ad attivare l’ispettorato di Ragusa che il 22 settembre scrive all’ufficio Disciplinare informando che il dipendente risulta «ancora assente ingiustificato».

A questo punto scatta il licenziamento, che formalmente è stato decretato lunedì scorso: «Non è mai una decisione che si prende facilmente, quella di licenziare un collega - commenta la Giammanco -. Ma la cosa incredibile è che del signor Parlascino abbiamo proprio perso le tracce. Non sappiamo neppure dove notificargli il provvedimento. Mai vista una situazione simile. Ci giungono solo vaghe informazioni secondo cui potrebbe essere all’estero».

 

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