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Scicli, la triade commissariale convoca i consiglieri

L’audizione è in programma per domani e saranno ascoltati tutti i componenti dell’assemblea, compresi i dimissionari

SCICLI. Tutti i consiglieri comunali di Scicli, compresi quelli che si sono dimessi, dovranno presentarsi domani davanti la traide commissariale L'organismo, nominato dal prefetto Annunziato Vardè ed insediatosi in Comune lo scorso 23 luglio, dovrà accertare se esistono le condizioni per procedere allo scioglimento del consiglio comunale e della giunta per infiltraziuoni mafiose.
Nei corridoi del Comune, all'indomani dell'invio delle lettere, non si fa altro che parlare di questa particolare «chiamata». La triade commissariale vorrà assumere tutte le informazioni necessarie in merito alla vita poltica amministrativa da giugno 2012 ad oggi, approfondendo, probabilmente, alcuni aspetti realtivi ai settore Urbanistica ed Ecologia. Nei gironi scorsi i tre componenti della commissione, che nelle ultime settimane si sono avvalsi della collaborazione di altre forze inviate dalla Prefettura, hanno ascoltato diversi funzionari e tecnici di alcuni uffici comunali. L'audizione dei consiglieri comunali può significare che l'indagine della commisione sia nella fase conclusiva e che presto si potrebbe conoscere l'esito della lunga attività d'indagine. Nella stanza del sindaco si respira un clima di assoluta serenità. Il capo dell'amministrazione comunale ribadisce di sentirsi sereno in questa delicata fase per l'Ente e di avere fiducia nella magistratura. Anche i consiglieri comunali si dicono tranquilli.
Lunedì, intanto, si va in aula per l'esame del bilancio previsionale. Ed intanto, dopo le annunciate dimissioni del presidente del consiglio comunale Vincenzo Bramanti, e dei consiglieri Mario Marino e Maurizio Miceli per la data del 30 settembre, s'infervora il dibattito a palazzo di città. L'invito di Bramanti, Marino e Miceli, rivolto all'intero consiglio, a seguire le loro orme, infastidisce i consiglieri comunali del Pd: Marco Causarano e Giampaolo Aquilino che invitato i tre colleghi ad essere più chiari. I due del Pd ritengono che sia "irricevibile" la proposta di dimissioni volontarie "se legata agli accertamenti in atto su presunte infiltrazioni mafiose al Comune di Scicli". Insomma per Causarano e Aquilino la strada indicata dai tre consiglieri è impraticabile.

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