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Stipendi dei dirigenti del Comune di Ragusa,
l'accusa di un consigliere: «Piccitto non li ha dimezzati»

RAGUSA. Finita la pausa estiva, anche le polemiche politiche riprendono a riempire le cronache. A tornare nuovamente alla carica sulla questione della retribuzione dei dirigente è il consigliere comunale Sonia Migliore. Riferendosi alle dichiarazioni del sindaco su un impegno alla riduzione delle spettanze alle figure di vertice di Palazzo dell’Aquila, il consigliere Migliore scrive in una nota: «Nonostante le promesse e i tanti proclami, non c’è stato nessun dimezzamento degli stipendi dei dirigenti. Con la delibera di giunta numero 300, dello scorso 2 luglio, l’amministrazione ha fissato, in 119.853,83 euro annui e lordi, la retribuzione per i suoi dirigenti». Ed aggiunge: «I fatti mi danno ancora una volta ragione. Lo dissi mesi fa e per questo fui attaccata violentemente dal Movimento cinque stelle e dall’amministrazione ed oggi scopriamo che questa è l’unica verità: ossia Piccitto non ha dimezzato né abbassato gli stipendi dei suoi dirigenti, nonostante i tanti annunci trionfalistici». Ora chiede quasi le scuse a chi l’aveva criticata, ma difficilmente verranno almeno al momento. Nella delibera, gli uffici di ragioneria devono prevedere la misura massima delle spettanze. In realtà, questa la tesi sostenuta dall’amministrazione, nel 2014 la retribuzione sarà realmente e rigorosamente legata al lavoro svolto dagli uffici. La retribuzione finale è data dalla somma alcune «voci». Oltre allo stipendio base, infatti, le retribuzioni vengono assegnate sulla base delle mansioni realmente affidate e dei risultati ottenuti. Fino ad oggi a ciascun dirigente è stato riconosciuto sempre il massimo. A seguito di un accurato documento approvato alcuni mesi fa su input dell’amministrazione, adesso l’organo di valutazione avrà una serie di parametri rigorosi per determinare le ”performance” dei singoli settori. È su questo aspetto, ha chiarito il sindaco più volte, che si pensa di avere un risparmio. È assai improbabile, a meno che quella di Palazzo dell’Aquila sia la macchina amministrativa più efficiente al mondo, che ciascun dirigente ottenga il massimo di punteggio e, quindi, di retribuzione. Solo a valutazione avvenuta, si potrà quindi sapere se realmente la promessa di una riduzione degli stipendi dei dirigenti è stata mantenuta o meno.

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